𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗮 𝘀𝗕𝗮𝗿𝗿𝗲: 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶
Il carcere è uno strumento che dovrebbe avere finalità rieducativa e riabilitativa rispetto all’inserimento sociale, umano e lavorativo e cui invece si fa ricorso per “inscatolare e congelare temporaneamente” problemi che sono specchio di una società troppo concentrata sull’autodifesa dai cattivi di turno, poco avvezza alla comprensione e per nulla consapevole della profonda connessione tra il mondo libero e quello dietro le sbarre, di cui costituisce causa e sintomo.
Esistono attualmente organismi e percorsi inclusivi ed efficaci tesi alla rieducazione del detenuto?
E come vengono concretamente realizzate le finalità dello strumento carcerario?
Quali e quante le difficoltà per chi ha scontato la pena e provi a trovare lavoro uscito dal carcere?
Proveremo a rispondere a queste ed altre domande 𝙨𝙖𝙗𝙖𝙩𝙤 26 𝙣𝙤𝙫𝙚𝙢𝙗𝙧𝙚 incontrando chi il carcere lo ha vissuto da detenuto, chi ha avuto il coraggio di guardarlo con occhi diversi e chi ancora tenta di portare dentro la speranza di un fuori migliore.
🎤 Ne parliamo alle 18.30 con:
𝘼𝙡𝙚𝙨𝙨𝙖𝙣𝙙𝙧𝙤 𝘾𝙖𝙥𝙧𝙞𝙘𝙘𝙞𝙤𝙡𝙞
Come consigliere regionale del Lazio, Alessandro Capriccioli ha la possibilità di entrare nelle carceri della regione per condurre delle visite ispettive. Una possibilità che ha esercitato intensamente e con continuità, effettuando in quattro anni oltre 40 accessi in tutti gli istituti penitenziari, nelle Rems e nel Cpr di Ponte Galeria. Queste visite gli hanno consentito di scoprire un mondo che è completamente estraneo agli occhi della stragrande maggioranza delle persone.
In questo libro, utilizzando l'espediente diaristico, ce lo racconta: e cerca di farlo sia affrontando le problematiche e i grandi temi che lo caratterizzano, sia descrivendone gli aspetti più minuti, gli scampoli di vita quotidiana, il lessico, le abitudini.
Non un volume tecnico, dunque, ma un racconto, che ha l'obiettivo di aprire le porte del carcere a chi in carcere non è mai stato, e che denuncia la sostanziale sterilità di uno strumento che in teoria avrebbe la finalità di "reinserire" nella
società chi ne ha infranto le regole, ma nella pratica finisce per scavare un solco ancora più profondo tra la comunità dei "buoni" e quella dei "cattivi".
𝘾𝙝𝙞𝙘𝙤𝙧𝙞𝙖
Nome d'arte di Armando Sciotto, comincia a fare rap nel 2004 entrando a far parte del collettivo TruceKlan e nel gruppo ITP (In The Panchine) con i quali pubblicò l'omonimo album. Da allora non ha mai smesso di fare rap, nel 2006 uscì La Calda Notte con Noyz Narcos, nel 2007 primo album solista "Cliente su Cliente" con tanti featuring del collettivo TruceBoys e ITP. In quel periodo tanti ft., collaborazioni, progetti (sia da lui ideati o hai quali ha aderito) partecipando anche a film (tra i più conosciuti: il mixtape "Ministero dell'Inferno", il film "Il Mucchio selvaggio", il cortometraggio "Ganja fiction", ecc..).
Questo fino al giorno del suo arresto il 2 agosto del 2008 in un'operazione antidroga denominata "La calda notte". Resta in carcere 1 anno e mezzo e quasi altri 3 anni e mezzo ai domiciliari durante i quali riesce a scrivere e registrare, grazie anche al supporto del suo collettivo, facendo uscire nel 2010 "Musica per ciechi muti e sordi" da solista, poi nel 2012 "Se.r.t." a cui collaborano vari esponenti del Tklan e non solo. Dall'inizio della sua carriera a oggi ha pubblicato 10 album (da solista, con altri autori e Mixtape).
A detta della critica negli ultimi album è evidente una maggiore consapevolezza dell'artista che appare sempre più introspettivo rispetto ai suoi precedenti lavori, si vede una crescita umana e artistica sia nei testi che nelle basi utilizzate, dalla ricerca di nuove sonorità a una maggiore profondità di contenuti.
Fra il 2008/2009 ancora in carcere inizia la stesura di quello che diventerà nel 2015 il suo primo libro “Dura Lex 1 – La legge non è uguale per tutti” rimasto per molto tempo in classifica fra i Best sellers di Amazon. Recensione su Amazon: "Chi parla è Chicoria, 'Dura lex' è la biografia, ovvero: quando una vita è meglio di un libro. 'Dura lex' è il racconto di un percorso difficile, amaro, eccessivo, di un'esistenza ai limiti in una società ritratta attraverso la musica rap e i sobborghi di Roma, il degrado e la ribellione. Dura lex è una storia controversa che non ha bisogno di essere romanzata, patinata, per esser resa interessante, lo è già: il writing, lo spaccio, l'hip hop, gli abissi della droga, il carcere, le scene dei concerti. Chicoria non ha il fascino finto romantico da radical chic che deve annegare il dolore dove problema non c'è. Perché Armando aka Chicoria è una persona vera, coraggiosa, 'de core', nel paradosso di una vita fuorilegge. Perché la legge non è uguale per tutti. Le sue liriche sono poesia, trasudano violenza, dolore e sangue, ma anche pensieri raffinati che sanno spiazzare. Perché come sempre l'apparenza inganna. Ma Chicoria no." Nel 2017 - l’uscita del suo secondo libro autobiografico “Dura Lex 2” segue il successo del primo. Storie di vita, racconti, personaggi ambigui e resoconti di una vita vissuta fra le strade di Roma. Storie di personaggi reali incontrati lungo il suo cammino.
𝙋𝙞𝙣𝙤 𝙋𝙚𝙘𝙤𝙧𝙚𝙡𝙡𝙞
Bassista e contrabbassista, compositore, ha collaborato con artisti di varia estrazione e nell’ambito di progetti ad ampio spettro creativo, spaziando dalla musica dal vivo agli studi di registrazione, teatro, cinema e arti plastiche.
È vice-direttore dell’Orchestra di Piazza Vittorio, con la quale ha vinto il Premio David di Donatello 2020 nella categoria miglior musicista. È direttore artistico della Piccola Orchestra di Torpignattara ed è stato fino al 2012 direttore musicale dell’Orquestra Todos di Lisbona.
E proprio grazie al pregevole progetto Orchestra di Piazza Vittorio nasce “L’isola che non c’è”, il programma musicale ed educativo curato dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” nel corso dell’a.a. 2021/2022 e realizzato all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia di Roma.
Il progetto educativo si è svolto da Novembre 2021 a Giugno 2022, attraverso una serie di incontri settimanali con più di 50 detenuti che hanno partecipato alle lezioni di musica all’interno del carcere.
Attraverso la musica è stato possibile curare ogni aspetto delle relazioni cercando di motivare positivamente i partecipanti con l’obiettivo di riuscire a lavorare sull’integrazione come ricchezza, valorizzando il dialogo tra le persone private della libertà personale provenienti da diversi paesi del mondo e attualmente detenute a Rebibbia.
Il percorso è terminato il 1° luglio 2022 durante la “Festa della Musica”, evento che all’interno del carcere rappresenta un momento importante per la popolazione detenuta, in cui si ha la possibilità di restare insieme alle proprie famiglie in un clima di festa inusuale.
L’esibizione dei detenuti assieme ai musicisti dell’Orchestra, con la condivisione sul palco dei repertori studiati e scelti dai detenuti stessi, ha restituito al carcere tutto il valore del progetto.
..a seguire il concerto live de 𝙄 𝙋𝙧𝙚𝙨𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙘𝙖𝙨𝙤:
Il gruppo nasce all'interno del carcere di Rebibbia, in seguito a un'intesa fra l'allora direttore del carcere e alcuni detenuti. I primi concerti si tengono all'interno della struttura carceraria e sono limitati alle famiglie dei detenuti. Non mancano però occasioni di collaborazione con vari artisti che tengono concerti di solidarietà a Rebibbia (fra cui Claudio Baglioni, Teresa De Sio, i 99 Posse, i Modena City Ramblers ed altri). Essendo formata principalmente da detenuti, la formazione subisce vari mutamenti a seconda delle scarcerazioni e degli arresti.
Nel 2007 Marco Pannella, Rita Bernardini e i Radicali Italiani invitano i Presi Per Caso a far parte del parterre del concerto del Coraggio Laico per i diritti civili che si terrà a Piazza Navona il 12 Maggio 2007 davanti a 12.000 persone e successivamente la band verrà coinvolta come gruppo musicale militante in due importanti Marce per l'Amnistia (13 Novembre 2012 e 6 Novembre 2016).
Nel 2010 il progetto europeo Movable Barres sceglie i Presi Per Caso come testimonial di una campagna di prossimità al mondo delle carceri: ha inizio così un Jail-Tour che li porta a suonare in diverse prigioni d'Europa tra cui quelle di Maghaberry e Migilligan in Irlanda, Avlona in Grecia, le nostrane Rebibbia, Bollate, Sollicciano, Mamagialla. Eventi trasmessi e raccontati da Radio Rai 1 e RaiNews 24.
Canzoni ironiche, irriverenti. Una comicità galeotta che strappa sempre il sorriso.
🏡 Apertura circolo alle ore 18:00 con la possibilità di stuzzicare o di cenare
🥪 Il nostro menu prevede una selezione di panini accompagnati da patatine fritte e bibita
🍻 Che siano alcolici o analcolici, il nostro bar, esaudirà i tuoi desideri